Una luna piena, un uragano e altre storie

Quando pensiamo alla Luna piena, non possiamo fare a meno di pensare alle maree.

In questo caso essendoci di mezzo anche Saturno, sembra fin troppo ovvio che la marea sia addirittura un uragano che arriva dal mare, e cioè la tempesta perfetta atterrata a New York in perfetto orario con il formarsi dell’opposizione tra Luna, in Toro domicilio di Venere ed il Sole, nello Scorpione domicilio di Marte, che tra l’altro da un paio di giorni soltanto si sta sciogliendo dal freddo abbraccio di Saturno, ma è ancora congiunto…

Così tra un uragano elettorale ed uno sui campi di calcio è chiaro che i tempi sono critici, ed hanno quel sapore che caratterizza il momento della Luna Piena tra l’acqua e la terra

In questi giorni nel cielo assistiamo al cambio di tonalità di molti corpi celesti: dopo l’ingresso del Sole in Scorpione che ha raggiunto Saturno come dicevamo arrivato da poco, anche Venere ha appena fatto ritorno nella sua dimora in Bilancia, mentre Mercurio sta per spostarsi nel Sagittario dimora di Giove entrando in fase ascendente.

Piccoli cambiamenti, quasi impercettibili, che quando avvengono quasi contemporaneamente sembrano segnare un cambio di passo o di ritmo negli eventi mondani, un diverso sapore che sembra prevalere tutto ad un tratto.

Come sempre quando ci riferiamo al mutamento, non riusciamo a cogliere l’impermanenza sottile, l’eterno e vitale mutare e trasformarsi trascorrere di tutti i fenomeni…finchè il vaso tracima, la foglia si stacca, la malattia che durava da anni porta in un attimo alla morte. E così ci accorgiamo che tutto è diverso, tutto è cambiato, ed è necessario adeguarsi ad un nuovo corso,  accettando il freddo quando è il suo momento.

Così possiamo prepararci ad eventuali uragani che si costruiscono onda dopo onda nel tempo, con lo stesso zelo con cui ci prepariamo ad accogliere la primavera o i frutti dell’estate.

Ma chi pratica la consapevolezza può anche provare ad ascoltare e a cogliere in sè i sottili mutamenti nel tempo, indicati dai movimenti dei corpi celesti, come chi in natura osserva il lento svolgersi dei processi di crescita,  in sincronia con la variazione della quantità di luce nel giorno, e le lievi alterazioni ritmate dai cicli planetari che attraversano il piano dell’eclittica, per trarne utili avvertimenti per la coltivazione.

Allo stesso modo possiamo accorgerci dei sottili mutamenti dell’animo che avvengono in concomitanza con le sottili trasformazioni per essere pronti ad accettare, quando sarà il momento di voltare pagina tutto d’un tratto.

E così saper riconoscere la stagione adatta per ascoltare Venere, che nel luogo del suo domicilio autunnale ci sa regalare attimi di puro piacere nella cornice di un canone armonico, innalzandoci quando siamo tristi e calmandoci quando siamo eccitati per condurci all’equilibrio, finalmente, nel sottile vortice della nostra mente luminosa.